Gothic Voices - Echoes of an Old Hall - Medioevo
Nell’ambito del repertorio polifonico medievale, quello anglosassone ha conosciuto, tra il XIV e il XV secolo un’evoluzione che l’ha portato a distinguersi, stilisticamente parlando, dalla coeva produzione continentale. Grazie all’isolamento geografico, infatti, lo «stile inglese» è andato arricchendosi di interessanti stilemi, pur tenendo presente l’influenza della grande tradizione polifonica franco-fiamminga. La scelta di brani proposti dal gruppo Gothic Voices si incentra su uno dei manoscritti piú noti della tradizione musicale inglese, oggi conservato alla British Library: l’Old Hall Manuscript, denominazione derivante dall’antico proprietario del codice, il Saint Edmund’s College (Hertfordshire).
Riccamente miniato, il manoscritto fu redatto nella seconda metà degli anni Venti del XV secolo, e contiene una ricca silloge di 148 brani, rappresentativi della produzione anglosassone e con altre presenze illustri, provenienti dal repertorio franco- fiammingo. D’altronde, l’influenza francese è ben presente, come prova l’ampio uso del genere del mottetto isoritmico, caratterizzato dalla ripetizione di modelli ritmici nelle varie voci. A caratterizzare molti di questi brani è anche lo stile del discanto, tipico del repertorio inglese del periodo, a cui si aggiungono altri stilemi tra cui l’andamento parallelo delle voci per intervalli di terza e sesta, normalmente «vietati» dalla teoria musicale del tempo.
La produzione inglese è rappresentata da Thomas Byttering, John Dunstable, Thomas Dammet, John Cook, John Forest e, nella seconda parte dell’antologia, accompagnata da compositori franco-fiamminghi, come Jehann Picard, Gilles Binchois, Johannes Haucourt, Guillaume Dufay e Johannes de Lymburgia, tutti attivi tra la fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento. Il repertorio dell’Old Manuscript Hall è principalmente liturgico e,nello specifico, l’antologia offre un assaggio di brani tratti dal Proprium Missae (Gloria, Sanctus, Agnus Dei), intercalati da mottetti d’ispirazione mariana, in particolare le antifone Alma redemptoris mater, Ave regina caelorum, Regina caeli laetare. Le sole inclusioni su testi francesi sono Je demande ma bienvenue, Adieu mon amoureuse joye e Dueil angoisseux, che ripercorrono il tema dell’amore perduto e/o ritrovato, molto diffuso nella lirica del tempo. La combinazione di influenze musicali provenienti dal continente con gli elementi fortemente autoctoni della tradizione anglosassone fanno di questo repertorio un punto di sintesi di estremo interesse, che i quattro solisti del gruppo Gothic Voices valorizzano in maniera eccellente, anche in virtú della perfetta padronanza tecnica e dell’equilibrato amalgama delle voci.