Sandrine Piau - Clair-Obscur - Il Giornale di Vicenza
Che ci fa il soprano Sandrine Piau, specialista del repertorio antico, in un disco di lied tardoromantici di Zemlinsky, Berg e Richard Strauss? La recente proposta di Alpha Classics (Outhere Music) può sorprendere solo a scatola chiusa. Ascoltando il CD si viene conquisati dalla cristallina purezza della voce, in perfetto dialogo con un’orchestra dal suono tornito ma non debordante, ben diretta da Jean – François Verdier. E’ come se quel repertorio, che ha beneficiato certo di letture lussureggianti, si riappropriasse dell’intimità della confessione. Sfilanomeraviglie, dal Waldgespräch di Zemlinsky, ai Sieben Frühe Lieder di Berg, a Morgen,Meinem Kinde,Malven e ai Vier Letze Lieder di Strauss. Nel booklet, Piau li definisce una “passione di quando studiava” e aggiunge: “Ogni lied narra una storia e iomi sono ingegnata a riunirli per raccontarne una sola, lamia”. Svogliando i testi dei lied inclusi nella tracklist si avverte anche un’oscillazione tra il giorno e la notte, l’alba e il tramonto, quell’intreccio di chiari e scuri evocato dal titolo.